Factoring pro solvendo definizione
Il factoring è una figura negoziale di matrice anglosassone, che indica un particolare contratto con il quale un imprenditore (che prende il nome di “cedente”) si impegna a cedere i crediti, presenti e futuri, scaturiti dalla propria attività a un altro soggetto professionale, denominato factor.
Il factor, che può essere una società specializzata o una banca, assume, a sua volta, l’obbligo a fornire una serie di servizi che possono andare dalla contabilizzazione alla riscossione dei crediti ceduti. In alcuni casi il factor può anche garantire l’imprenditore cedente dal rischio di insolvenza da parte del debitore e finanziare lo stesso imprenditore attraverso la concessione di prestiti o con il pagamento anticipato dei crediti ceduti.
Factoring pro solvendo costi: quali le spese collegate
Factoring pro solvendo costi: a quanto ammontano? Quando il factor non garantisce il rischio di insolvenza da parte del debitore, ma si limita a fornire i vari servizi stabiliti da contratto, si parla di cessione pro solvendo. In caso contrario, ossia con il rischio di insolvenza è a carico del factor, la cessione è detta pro soluto. Per quanto riguarda i costi legati alle operazioni di factoring, questi corrispondono ad una commissione sulle somme gestite.
È bene precisare che i crediti affidati in amministrazione al factor non devono obbligatoriamente essere ceduti allo stesso, tuttavia la maggior parte dei contratti di factoring nasconde operazioni di finanziamento dell’impresa cliente. È prassi consolidata, infatti, che il factor conceda anticipi sull’ammontare dei crediti gestiti.