Factoring pro soluto: cos’è? Come funziona?

Factoring pro soluto come funziona

Il termine anglosassone factoring identifica un contratto che permette a un certo soggetto, il cosiddetto factor, di procedere nell’acquisto nei confronti di un imprenditore (il “cedente”) della totalità oppure di parte dei suoi clienti commerciali. L’impresa cedente si occupa dell’attribuzione di dilazioni di pagamento ai suoi clienti.

In termini concreti abbiamo quindi: il cedente, ovvero colui che si impegna nella cessione dei clienti, il factor, interessato all’acquisto dei crediti d’impresa, e la clientela dell’impresa, che è tenuta a sostenere i pagamenti a beneficio esclusivo del factor.

Factoring pro soluto pro solvendo

La cosiddetta fattorizzazione dei crediti si realizza in base a due modalità, mediante il factoring pro solvendo o attraverso il factoring pro soluto. Nel primo caso il factor andrà ad acquistare i crediti usufruendo del diritto di rivalsa sul cedente qualora si determini un mancato pagamento a opera del soggetto debitore.

Nella seconda istanza considerata, invece, ovvero nell’eventualità di factoring pro soluto, il factor entra in possesso dei crediti in forma definitiva, ovvero in mancanza del diritto di rivalsa qualora vi sia una eventuale inadempienza per mano del debitore.

Il factoring può assumere inoltre tre differenti configurazioni: Factoring con accredito anticipato; Factoring con accredito a scadenza; Factoring indiretto.

Il ruolo del factor può essere interpretato da una banca o da una società di factoring, che possono occuparsi di diversi servizi, dalle attività di natura gestionale (recupero crediti, invio solleciti, eccetera) ai servizi finanziari passando per quelli di garanzia, qualora si tratti di factoring pro soluto.